mercoledì 15 ottobre 2014

Risotto di autunno

... ovvero alla zucca, con fontina e gambetto di prosciutto.

 "Voglio un autunno rosso come l’amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli d’uva da sgranocchiare. Voglio un autunno da scoprire, vivere, assaggiare. (Stephen Littleword)"


L'autunno è percepito da molti come una stagione triste, un momento in cui la natura si addormenta pian piano fino a scivolare nel sonno profondo dell'inverno ... personalmente, però, non ho mai avuto questa percezione di malinconia; sarà che sono un'inguaribile ottimista, e soprattutto una gran dormigliona, ma ho sempre pensato che ognuno di noi dovrebbe potersi addormentare così...
Coccolati da una morbida coperta di foglie colorate, inebriati dai profumi muschiati del terreno bagnato, magari satolli, dopo una buona cena preparata con i suoi doni, tra cui le splendide zucche.
Arancioni, verdi, gialle, grandi o piccole, tonde, allungate, con quel loro sapore più o meno zuccherino a seconda delle varietà, regalano sempre un'emozione di gusto.
E allora perché non deliziarsi con un ottimo risotto alla zucca?
Magari usandola proprio tutta, dalla polpa alla buccia, che se cotta oltre ad essere buonissima è anche ricca di minerali e fibre, preziose per la salute.
Se vi va, seguitemi in cucina.



Ingredienti
 (dose per 4 persone)
  • 1 zucca medio piccola (circa 600 gr)
  • 400 gr di riso Carnaroli
  • 1 cipolla bianca piccola
  • 4 cucchiai di olio EVO (extravergine di oliva)
  • 1 litro e 1/2 di brodo vegetale
  • 1 noce di burro
  • Sale
  • 100 gr di formaggio fontina a cubetti
  • 100 gr di gambetto di prosciutto crudo dolce a cubetti piccoli
  • 100 gr di parmigiano grattugiato

 Preparazione 

Per prima cosa laviamo e asciughiamo bene la zucca.
Con un coltellino ben affilato, incidiamo la calotta superiore, cercando di praticare un taglio quanto più possibile tondeggiante e mettiamo da parte. 
Ora scaviamo, sempre con il coltellino, la parte centrale, fino a rimuovere filamenti e semi. 
Incidiamo la polpa, praticando dei tagli in verticale e poi, infilando la lama tra la buccia e la polpa, delicatamente rimuoviamola. Quando effettuiamo questa operazione, dobbiamo stare attenti a non danneggiare l'esterno, quindi vi consiglio di non andare troppo a fondo, lasciate tranquillamente un centimetro di polpa attaccata alla buccia.
Prendiamo una pirofila, foderiamola con la carta da forno e adagiamo il guscio della zucca insieme alla calotta. Condiamo l'interno con un filo di olio e un po' di sale e inforniamo a 190° C (il forno deve essere già caldo ehhh) per circa 15 minuti. Ogni tanto ricordiamoci di controllarla, il punto giusto di cottura si raggiunge quando l'interno si ammorbidisce, ma la buccia è ancora abbastanza soda. A questo punto sforniamo e teniamo da parte.

Nel frattempo, tagliamo la polpa che abbiamo inciso, a cubetti piccoli, puliamo e affettiamo la cipolla finemente. 
In una padella antiaderente mettiamo tre cucchiai di olio EVO, scaldiamo e facciamo rosolare la cipolla, quando questa sarà dorata aggiungiamo la zucca e portiamo a cottura; se è necessario ogni tanto bagniamo con un cucchiaio di brodo vegetale. 
A fine cottura dobbiamo ottenere la consistenza di una vellutata.

In una padella antiaderente molto ampia e dai bordi bassi, aggiungiamo il cucchiaio di olio che ci è avanzato e facciamo scaldare bene, versiamo il riso e aiutandoci con un cucchiaio di legno mescoliamo finché questo non si sarà tostato (ci vorranno pochi minuti), a questo punto irroriamo il riso con un mestolo abbondante di brodo, che avremmo provveduto a mantenere caldo. Proseguiamo con l'aggiunta di brodo ogni qual volta che questo si asciuga e non dimentichiamoci di girare continuamente, per non attaccare al fondo. 
Tre, quattro minuti prima che il riso sia giunto al giusto punto di cottura, rigorosamente al dente, versiamo nella padella la nostra vellutata e il prosciutto tagliato a cubetti piccoli. 
Un momento prima di spegnere il fuoco mantechiamo con una noce di burro, spolverizziamo con il parmigiano e fuori dal fuoco aggiungiamo anche la fontina tagliata a cubetti, mescoliamo.
Ora possiamo riempire il nostro guscio e chiudere con il suo cappellino. 
Portiamo in tavola così, in modo che ogni commensale potrà servirsi da solo.
Non mi resta che augurarvi buon appetito.


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