mercoledì 15 ottobre 2014

Gateau di patate

... ovvero un piatto unico a cui è impossibile resistere

"Aprire il frigo e cucinare qualcosa con quei pochi ingredienti che da soli non costituirebbero un pasto: anche questa è arte". (Chiara Micellone)

Il gateau di patate è uno dei piatti preferiti dei mie bambini... ed effettivamente è impossibile dar loro torto. 
E' un piatto unico sostanzioso e saporito e in più ha il vantaggio di fungere da svuota frigo, in quanto con il ripieno ci si può veramente divertire e provare sempre nuovi accostamenti.
In realtà i puristi, soprattutto della tradizione partenopea, sostengono che andrebbe fatto con patate vecchie (in modo da ridurre al minimo la presenza di acqua e amidi), provola affumicata (un particolare latticino, simile alla mozzarella, tipico della zona campana) e salame rigorosamente del tipo napoli.
Se sul tipo di patate concordo pienamente, pur essendo napoletana, mi permetto di dissentire sul ripieno ... molti prodotti non sono reperibili in tutte le regioni di Italia (lo so bene io che ormai vivo 600 Km chilometri più a nord) e non vedo perché solo per questo motivo bisognerebbe privarsi di cotanta bontà. 
Inoltre, ogni momento è buono per prepararsi un ottimo gateau e non sempre si ha il tempo di andare a fare la spesa in modo mirato ... e allora sbirciate nel vostro frigo e se vi va seguitemi nella mia cucina...

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/cucina/frase-205871?f=t:67>

Ingredienti:
(per 6 persone)

1.300 g di patate (vecchie) lesse e sbucciate 
40 g di burro 
50 g di latte fresco intero 
2 uova medie 
50 g di formaggio grattugiato (Parmigiano,  grana, pecorino) 
200 g di formaggio a cubetti (scamorza affumicata, provola, fontina, formaggio svizzero, provolone dolce o piccante)
150 g di affettato a dadini (salame, prosciutto cotto, prosciutto crudo, mortadella, ma va bene anche un misto di più affettati)
Sale e pepe q.b. (ovviamente se ci sono bambini omettete il pepe)
Pane grattugiato q.b
Un pezzettino di burro congelato (se avete il burro di cacao è ancora meglio, ma non è vincolante)
Formaggio grattugiato per spolverizzare la superficie q.b.

Preparazione:
Lavate le patate, ponetele in una pentola dai bordi alti, ricoprite con acqua fredda e fatele cuocere, finché, punzecchiate con una forchetta non risultano morbide.
Scolare l'acqua di cottura e coprire con acqua fredda di rubinetto. Procedete a spellare le patate immediatamente.
Con un passapatate premerle e metterle in una ciotola pulita. Aggiungere il burro e amalgamare.  
Dopo che si sono raffreddate, fatele riposare almeno un paio di ore in frigo coperte con un coperchio (questo passaggio serve a far asciugare ulteriormente le patate).
Riprendete la ciotola e aggiungete le uova sbattute leggermente e il latte, regolate di sale e pepe e amalgamate bene con un mestolo di legno.
Prelevate una piccola parte di composto che vi servirà per il decoro finale e mettetela da parte. 
Aggiungete al primo composto il formaggio grattugiato e quello a dadini, gli affettati e amalgamate ancora con un cucchiaio di legno.
Imburrate una pirofila distribuendo bene il burro fuso con un pennello.
Spolverizzate con del pane grattugiato il fondo e travasate il composto all'interno premendolo con le mani in modo da livellarlo. 
Riempite una sacca da pasticciere munita di bocchetta liscia o a stella e con il composto tenuto da parte decorate a vostro piacimento.
Una volta terminato il decoro, mettete in un frullatore del pane grattugiato con uguale quantità di formaggio grattugiato e far girare qualche secondo. 
Distribuite uniformemente sul gateau (spolverizzandolo).
Prendete un pezzettino di burro congelato e con una grattugia per zeste distribuitelo uniformemente sul pan grattato.
Infornare a 200° C per circa 30 minuti.

Piccoli trucchi:

Il composto di pan grattato e formaggio grattugiato che si usa per spolverizzare serve a formare una crosticina appetitosa sul vostro gateau.

Se volete dare un profumo particolare al vostro gateau potete aggiungere del rosmarino al preparato di formaggio grattugiato e pangrattato (vi consiglio di aggiungerlo nel mixer quando preparate il composto in modo da sbriciolarne gli aghi)

Il burro congelato e garttugiato è un trucco per distribuirlo equamente senza creare accumuli, ne zone prive ...

Ed ora non vi resta che provare .. e a me di agurarvi buon appetito.

Farina, chiacchiere e poesia ... un pò di me

Benvenuti cari amici e amiche, 

bentrovati nella mia cucina, tra farina (sempre tanta), chiacchiere (ehhh, anche quelle non mi mancano mai) e poesia (quella di una profumata e golosa pietanza preparata con passione).

Eccomi qui per presentarmi: mamma due piccoli omini, insegnante di filosofia e cuoca amatoriale. 
Tre parti di me che confluiscono continuamente una nell'altra, in una danza fatta di equilibri, non sempre perfetti; suoni non sempre intonati e passioni, non sempre moderate ... eppure che riescono sempre a creare la mia personale ricetta di vita.

Sicuramente il cuore di tutto ciò lo colloco in cucina, un luogo dove passo molte ore in compagnia della mia famiglia, dei miei amici, dei miei pensieri e soprattutto dei miei appunti.

Sì i miei appunti, quelli che scarabocchio ai margini dei libri di ricette, o su improbabili quadernini e da oggi anche qui, con la volontà di condividerli con voi, in modo che non siano più solo i miei, ma diventino nostri o ancor meglio vostri.

Perché una ricetta è sempre e solo uno spunto; sia che la si riproduca fedelmente, sia che la si modifichi, sia che la si inventi, diviene sempre un po' di chi la realizza, perché ognuno ci metterà il suo ingrediente segreto ... un po' di sé e del suo amore.

Grazie a chi vorrà farmi compagnia, a chi troverà il tempo di scambiare due chiacchiere con me e condividere pensieri, appunti e riflessioni. Vorrei che questo fosse un luogo aperto, una cucina virtuale, un luogo rilassante e sereno, dove chiedere consigli e scambiarsi idee, ma anche lasciare un saluto e un sorriso.

" La gioia non condivisa muore presto". (Anne Sexton)

Dolce giornata a tutti
                                  
  Renèe


Risotto di autunno

... ovvero alla zucca, con fontina e gambetto di prosciutto.

 "Voglio un autunno rosso come l’amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli d’uva da sgranocchiare. Voglio un autunno da scoprire, vivere, assaggiare. (Stephen Littleword)"


L'autunno è percepito da molti come una stagione triste, un momento in cui la natura si addormenta pian piano fino a scivolare nel sonno profondo dell'inverno ... personalmente, però, non ho mai avuto questa percezione di malinconia; sarà che sono un'inguaribile ottimista, e soprattutto una gran dormigliona, ma ho sempre pensato che ognuno di noi dovrebbe potersi addormentare così...
Coccolati da una morbida coperta di foglie colorate, inebriati dai profumi muschiati del terreno bagnato, magari satolli, dopo una buona cena preparata con i suoi doni, tra cui le splendide zucche.
Arancioni, verdi, gialle, grandi o piccole, tonde, allungate, con quel loro sapore più o meno zuccherino a seconda delle varietà, regalano sempre un'emozione di gusto.
E allora perché non deliziarsi con un ottimo risotto alla zucca?
Magari usandola proprio tutta, dalla polpa alla buccia, che se cotta oltre ad essere buonissima è anche ricca di minerali e fibre, preziose per la salute.
Se vi va, seguitemi in cucina.



Ingredienti
 (dose per 4 persone)
  • 1 zucca medio piccola (circa 600 gr)
  • 400 gr di riso Carnaroli
  • 1 cipolla bianca piccola
  • 4 cucchiai di olio EVO (extravergine di oliva)
  • 1 litro e 1/2 di brodo vegetale
  • 1 noce di burro
  • Sale
  • 100 gr di formaggio fontina a cubetti
  • 100 gr di gambetto di prosciutto crudo dolce a cubetti piccoli
  • 100 gr di parmigiano grattugiato

 Preparazione 

Per prima cosa laviamo e asciughiamo bene la zucca.
Con un coltellino ben affilato, incidiamo la calotta superiore, cercando di praticare un taglio quanto più possibile tondeggiante e mettiamo da parte. 
Ora scaviamo, sempre con il coltellino, la parte centrale, fino a rimuovere filamenti e semi. 
Incidiamo la polpa, praticando dei tagli in verticale e poi, infilando la lama tra la buccia e la polpa, delicatamente rimuoviamola. Quando effettuiamo questa operazione, dobbiamo stare attenti a non danneggiare l'esterno, quindi vi consiglio di non andare troppo a fondo, lasciate tranquillamente un centimetro di polpa attaccata alla buccia.
Prendiamo una pirofila, foderiamola con la carta da forno e adagiamo il guscio della zucca insieme alla calotta. Condiamo l'interno con un filo di olio e un po' di sale e inforniamo a 190° C (il forno deve essere già caldo ehhh) per circa 15 minuti. Ogni tanto ricordiamoci di controllarla, il punto giusto di cottura si raggiunge quando l'interno si ammorbidisce, ma la buccia è ancora abbastanza soda. A questo punto sforniamo e teniamo da parte.

Nel frattempo, tagliamo la polpa che abbiamo inciso, a cubetti piccoli, puliamo e affettiamo la cipolla finemente. 
In una padella antiaderente mettiamo tre cucchiai di olio EVO, scaldiamo e facciamo rosolare la cipolla, quando questa sarà dorata aggiungiamo la zucca e portiamo a cottura; se è necessario ogni tanto bagniamo con un cucchiaio di brodo vegetale. 
A fine cottura dobbiamo ottenere la consistenza di una vellutata.

In una padella antiaderente molto ampia e dai bordi bassi, aggiungiamo il cucchiaio di olio che ci è avanzato e facciamo scaldare bene, versiamo il riso e aiutandoci con un cucchiaio di legno mescoliamo finché questo non si sarà tostato (ci vorranno pochi minuti), a questo punto irroriamo il riso con un mestolo abbondante di brodo, che avremmo provveduto a mantenere caldo. Proseguiamo con l'aggiunta di brodo ogni qual volta che questo si asciuga e non dimentichiamoci di girare continuamente, per non attaccare al fondo. 
Tre, quattro minuti prima che il riso sia giunto al giusto punto di cottura, rigorosamente al dente, versiamo nella padella la nostra vellutata e il prosciutto tagliato a cubetti piccoli. 
Un momento prima di spegnere il fuoco mantechiamo con una noce di burro, spolverizziamo con il parmigiano e fuori dal fuoco aggiungiamo anche la fontina tagliata a cubetti, mescoliamo.
Ora possiamo riempire il nostro guscio e chiudere con il suo cappellino. 
Portiamo in tavola così, in modo che ogni commensale potrà servirsi da solo.
Non mi resta che augurarvi buon appetito.